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Complessità e politica
Giovedì 07 Marzo 2024, 14:00 - 16:00
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Il 7 marzo 2024, alle ore 14:00, si terrà online il seminario


Complessità e politica

 

nell’ambito del II ciclo di seminari “Storia e filosofia della scienza: tradizioni storiografiche e prospettive epistemologiche”, a cura dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (ISPF, CNR) e del Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti”.
Interverranno:

Fabrizio Li Vigni
Economia della complessità. Un’analisi critica della prospettiva del Santa Fe Institute

Pablo Jensen
Deep earnings: il sorprendente nesso tra reti neurali e neoliberismo

Giulia Rispoli
Sanare il rift metabolico nella tecnosfera

 

Link: https://us06web.zoom.us/j/84953351289?pwd=pE1WIeBdhUtWOqja1BY0b7k5pnUNP1.1
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.ispf.cnr.it/linee-di-ricerca/filosofia-scienza-societa/

 

testo descrittivo

La scienza della complessità si è imposta, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, come un movimento di pensiero scientifico segnatamente antiriduzionista e antideterminista, ma anche come un progetto di unificazione dei modelli e delle tecniche di indagine per lo studio di sistemi estremamente diversi, fisici, biologici, sociali, economici, ecologici e socio-ecologici, allo scopo di predire e controllare proattivamente le loro traiettorie, e in particolare i molteplici “rischi sistemici” cui è esposta la società contemporanea. La crescente importanza della scienza della complessità nella governance delle società contemporanee rende urgente una disamina delle molteplici istanze politiche che le sue diverse correnti hanno incorporato nel tempo, specialmente nella sua applicazione al mondo sociale ed economico. Il presente seminario indaga in particolare le compromissioni neoliberiste della scienza della complessità nelle origini della scuola di Santa Fe (Li Vigni), nei primi modelli cibernetici di reti neurali (Jensen), e nelle moderne rappresentazioni della tecnosfera (Rispoli). Riconoscere la pluralità di tradizioni e accezioni sedimentatesi nelle diverse concezioni e modellazioni della complessità è egualmente importante per una riflessione critica storicamente informata sugli usi sociali della scienza, quanto per mobilitare risorse e tradizioni alternative, non tecnocratiche, di questa vasta e articolata corrente di pensiero.


The science of complexity has emerged, since the 1970s, as a movement of scientific thought staunchly opposed to reductionism and reductionism, but also, at the same time, as a program of unification of models and techniques for the study of extremely diverse systems. From physics to biology, social sciences, economy to social-ecological systems, it raised hope to enable prediction and proactive control of their trajectories, to better face the multiple “systemic risks” to which contemporary society is constantly exposed. The growing role of complexity science in the governance of contemporary societies calls for a deeper examination of the diverse political biases that its various instantiations have incorporated over time, especially in its application to society and economy. This seminar focuses on particular on the neoliberalist commitments of complexity science in the Santa Fe school (Li Vigni), on early cybernetic models of neural networks (Jensen), and on the current representation of the technosphere (Rispoli). Bringing to light the plurality of traditions and the sedimentation of meanings embedded in different conceptions and modelling practices of complexity enables a historically informed critical reflection on the social uses of science, and the mobilization of alternative, not technocratic, resources and traditions of this vast and multifaceted current of thought. 

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