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Gli erbari come espansione dei taccuini di appunti personali. I casi napoletani dal XVI al XX secolo ell'evento
Seminario del ciclo “Fare scienza a Napoli” a cura di ISPF, CNR.
Relatore sarà il Prof. Antonino De Natale.
Il seminario è in modalità ibrida, in presenza presso ISPF, via Porta di Massa 1, Napoli; per la modalità remota, zoom link:
https://us06web.zoom.us/j/81675896123?pwd=M2VUeGpMVTJUMUVEYjBRL2laSjF1UT09
Gli erbari, fogli di carta che recano piante distese ed essiccate, sono un materiale di lavoro essenziale per i botanici, insieme a quaderni e taccuini. In molti casi, i campioni di piante secche sono accompagnati da informazioni riguardo la pianta in questione e da note, più o meno estese, sull’ambiente da cui esse provengono. In più i botanici aggiungono molto spesso altri tipi di informazioni come osservazioni personali, caratteri diagnostici che possono perdersi durante l’essiccazione, annotazioni etnobotaniche, ecc. Così l’erbario, da testimonianza ufficiale della ricerca passa a essere un documento personale su cui il botanico riporta i propri pensieri e le proprie riflessioni. I fogli di carta degli erbari posseggono anche informazioni per così dire nascoste che esulano dal mondo della ricerca, ma che raccontano rapporti epistolari e liste di spese che i botanici hanno sostenuto nel corso dei loro lavori.
La carta, la scrittura, le cancellazioni e le aggiunte di ritagli di immagini vanno a costituire una forma del tutto particolare di organizzazione della ricerca e del pensiero botanico, che viene solitamente trascurata a vantaggio della parte più propriamente letteraria dell’indagine scientifica, i taccuini e/o quaderni di appunti. Il seminario illustrerà diversi aspetti delle annotazioni scoperte negli erbari napoletani prodotti dal XVI al XX secolo.