A cura di Andrea Bernardoni.

Lo sviluppo tecnologico rende sempre meno evidente il confine tra naturale e artificiale. Viviamo connessi alla "rete", complessa macchina digitale dentro la quale proiettiamo e al contempo tentiamo di proteggere la nostra persona. È una nuova “realtà”, aumentata e talvolta distorta da un crescente eccesso d’informazione. Onnipervasivo, l’artificiale pone interrogativi etici, ecologici, medici e tecnico-scientifici che meritano la nostra riflessione e richiedono il dialogo tra discipline umanistiche e scientifiche.

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